Padova Congress ospita in questi giorni il Congresso Europeo della European Astronomical Society (EAS), il più grande evento europeo dedicato all’astrofisica. L’evento vede la partecipazione di quasi 1800 esperte ed esperti di astronomia e astrofisica, rendendolo uno degli appuntamenti più importanti dell’anno per la comunità astronomica internazionale. L’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) ha un ruolo di primo piano, non solo nell’organizzazione del congresso (dal punto di vista scientifico e logistico), ma anche per la forte presenza di ricercatrici e ricercatori che presentano alla comunità le ultime scoperte e i più recenti studi nel campo dell’astrofisica.
L’INAF, con la sua rete di osservatori e istituti di ricerca sparsi su tutto il territorio italiano, continua a essere un pilastro fondamentale per l’astronomia mondiale, contribuendo significativamente al progresso della conoscenza del cosmo (dalla terra allo spazio, osservando l’universo a tutte le lunghezze d’onda). Lo Scientific Organising Committee (SOC) del meeting è a guida INAF, con Bianca Poggianti, direttrice dell’INAF di Padova, e Giuseppina Micela, dirigente di ricerca presso l’INAF di Palermo.
Durante i cinque giorni del convegno, i partecipanti – provenienti da più di 60 paesi – hanno l’opportunità di assistere in modalità completamente ibrida (in presenza e online) a conferenze, workshop e presentazioni su una vasta gamma di argomenti, dai buchi neri alla formazione delle galassie, dai pianeti extrasolari alle onde gravitazionali, per non dimenticare l’astrochimica, dedicando ampio spazio anche alla data science e all’applicazione dell’intelligenza artificiale nell’astronomia, alla diversità della comunità di ricerca e alle sfide del public engagement. Sarà poi anche un’occasione per discutere delle attuali e future missioni spaziali (come il James Webb Space Telescope – JWST ed Euclid, oppure Athena e Plato), dei grandi osservatori che sono in fase di costruzione in tutto il mondo (ELT e SKAO), e delle nuove tecnologie che stanno rivoluzionando il modo in cui esploriamo l’universo.
La European Astronomical Society è stata fondata in Svizzera nel 1990 con lo scopo di promuovere l’astronomia e la ricerca spaziale in Europa, facilitando la collaborazione tra scienziati e sostenendo l’educazione scientifica. Il meeting annuale rappresenta un momento fondamentale per la condivisione delle conoscenze e per la creazione di nuove sinergie tra i ricercatori di tutto il mondo.
Gli organizzatori hanno ricevuto oltre 2350 abstract, il 16% in più rispetto al meeting EAS 2023 di Cracovia. Quest’anno i partecipanti da remoto hanno accesso a tutte le sessioni (plenarie, simposi, sessioni speciali ecc), in diretta o registrate, su una piattaforma virtuale, nonché accedendo alla piattaforma degli ePoster e allo spazio dedicato su Slack per EAS 2024. Tra le presentazioni sono previsti anche interventi dei vincitori dei premi MERAC e EAS e report dalle principali strutture di ricerca europee, che forniranno una panoramica completa delle attività e dei progressi in corso nel continente.
“Padova è una città che vanta una straordinaria tradizione per quanto riguarda la ricerca astronomica, e che è oggi uno dei centri di eccellenza a livello Europeo in questa disciplina. Per questa settimana la città diventa anche la capitale mondiale dell’astronomia”, commenta Sara Lucatello, astrofisica dell’INAF di Padova, già vicepresidente dell’EAS che, a partire da questa edizione, dirigerà in qualità di presidente (sarà la prima volta che un presidente proviene da un paese mediterraneo). “L’edizione 2024 vede la partecipazione di professioniste e professionisti che lavorano in tutti i campi dell’astrofisica e delle scienze spaziali, esperti di politiche scientifiche e divulgazione. Si discutono vari temi caldi dell’astrofisica moderna, dagli straordinari risultati ottenuti grazie a JWST alle grandi potenzialità dei telescopi in costruzione, come ELT e SKAO”.
Prima presidente donna nella storia dell’EAS, Lucatello ricoprirà la massima carica dell’organizzazione per due anni. E aggiunge: “È un particolare onore per me assumere, in occasione dell’EAS 2024, la presidenza della società che è cresciuta molto negli ultimi anni e che oggi conta più di 5300 membri. Succedere al precedente presidente, Roger Davies, che ha guidato EAS con competenza e dedizione per sette anni, non sarà un compito semplice, ma sono determinata a continuare nei suoi passi durante il mio mandato”.