Dal 21 al 23 maggio, Padova Congress ha ospitato la 17ª edizione dell’Italian Conference on AIDS and Antiviral Research (ICAR), accogliendo oltre 1.200 tra clinici, ricercatori, operatori sanitari e volontari provenienti da tutta Italia. Un appuntamento scientifico di primo piano che, per la prima volta, ha fatto tappa in Veneto.
ICAR è il principale congresso italiano dedicato alla ricerca scientifica, alla prevenzione e alla gestione clinica dell’HIV, delle epatiti virali e delle infezioni sessualmente trasmissibili. Un’occasione unica per fare il punto sulle sfide infettivologiche più attuali, condividere buone pratiche e promuovere un dialogo tra comunità scientifica, istituzioni sanitarie e società civile.
Padova crocevia della ricerca infettivologica
A presiedere i lavori, figure di spicco della comunità scientifica italiana come la Prof.ssa Annamaria Cattelan, il Prof. Saverio Parisi, il Prof. Stefano Rusconi e Paolo Meli dell’Associazione Comunità Emmaus, a testimonianza di un approccio multidisciplinare che ha coinvolto attivamente anche le realtà del terzo settore e della sanità territoriale.
Il programma, articolato in sessioni plenarie, tavole rotonde e workshop formativi, ha affrontato temi di stringente attualità come l’evoluzione dell’assistenza alle persone con HIV, la prevenzione attraverso la PrEP, le strategie rivolte alle popolazioni più vulnerabili e il ruolo chiave della diagnosi precoce.
Test gratuiti per la prevenzione
Accanto alla dimensione congressuale, ICAR ha voluto dialogare con il territorio, promuovendo una serie di iniziative rivolte direttamente ai cittadini. Grazie alla collaborazione con il Comitato di Padova della Croce Rossa Italiana, nei tre giorni del congresso sono stati offerti test rapidi, anonimi e gratuiti per HIV, epatiti B e C e sifilide, lungo il Lungargine del Piovego. Un’iniziativa concreta di prevenzione e sensibilizzazione che ha risposto in modo puntuale ai dati epidemiologici più recenti: nel 2023, infatti, il Veneto ha registrato un aumento del 9% nelle nuove diagnosi di HIV, in linea con la media nazionale.
Ampio spazio è stato riservato anche ai giovani professionisti, con sessioni formative dedicate a studenti, specializzandi e giovani ricercatori. Un investimento sul futuro della medicina e della ricerca, ma anche un segnale chiaro della volontà di costruire una sanità più consapevole, inclusiva e pronta ad affrontare le nuove sfide globali.
Con ICAR 2025, Padova ha ospitato non solo un congresso, ma una vera e propria rete di dialogo tra scienza, clinica, società civile e cittadini. Un’esperienza che conferma Padova Congress come punto di riferimento per l’innovazione e la cultura scientifica nel panorama congressuale italiano.