Latte, uova, crostacei, frutta a guscio, grano: sono questi gli alimenti a cui si associano le più diffuse allergie, scatenate da meccanismi immunologici. Altro è l’intolleranza alimentare, causata da avvelenamenti da intossicazione.
A soffrire di queste particolari allergie nel mondo sono il 2% degli adulti e tra il 3 e l’8% dei bambini (in prevalenza tra 0 e 5 anni, quando si verifica il picco di incidenza), soprattutto nei paesi occidentali.
Da domani, giovedì 1, ore 10.30, a sabato 3 settembre Padova Congress ospiterà il congresso sulle allergie alimentari GA²LEN ANACARE Anaphylaxis and Food Allergy Forum (GAFA), organizzato dal Global Allergy and Asthma Network of Centres of Excellence (GA²LEN) nella sua sezione per l’allergia alimentare e anafilassi ANACare Centres. Si tratta di un evento che coinvolge specialisti di centri di tutto il mondo ed è organizzato a Padova dal Centro Allergie Alimentari della Regione Veneto dell’Azienda Ospedale Università di Padova.
150 le persone presenti e circa 2.000 quelle collegate online da tutto il mondo con l’obiettivo di uniformare la diagnosi e il trattamento dell’allergia alimentare e anafilassi attraverso la formazione omogenea di specialisti. Ai momenti in plenaria in sala Mantegna si alterneranno i workshop nelle salette al piano inferiore.
Saranno due in particolare i filoni del congresso: da una parte il lancio delle linee guida sulla gestione dell’allergia alimentare attraverso workshop pratici sul percorso diagnostico e terapeutico con focus sull’immunoterapia da sola o con farmaci monoclonali; dall’altra l’istituzione della rete tra centri di eccellenza europei e statunitensi con l’obiettivo di armonizzazione del percorso diagnostico-terapeutico e di attività di ricerca congiunte tra i centri della rete.
«Questo evento – commenta Antonella Muraro, direttrice del Centro di Specializzazione della Regione Veneto per lo Studio e la Cura delle Allergie e delle Intolleranze Alimentari e responsabile scientifica del congresso – rappresenta la risposta all’esigenza della comunità scientifica di adottare linee guida comuni per la gestione dell’allergia alimentare in corso di pubblicazione con la costituzione di una rete tra centri di eccellenza. Gli scopi principali della rete sono duplici: da un lato migliorare la qualità di vita del paziente allergico con l’attuazione concreta delle linee guida creando reti di assistenza coordinate tra loro tra tutti coloro che gestiscono il paziente con allergia alimentare (medici di medicina generale, pediatri, medici di emergenza, ma anche scuole, ristoratori). Dall’altro effettuare protocolli di ricerca per ottimizzare e personalizzare le terapie in modo da attuare “la terapia giusta al paziente giusto”».
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